Da Modellazione a Gestione: il BIM e le 7D

Da Modellazione a Gestione: il BIM e le 7D

07 Gennaio 2020

Argomento: BIM

(Lettura in 6 min)

Il BIM è oggi una realtà consolidata nel mondo dell’architettura, ingegneria e non solo, ma allo stesso tempo in continua evoluzione.

Possiamo definirlo come: “l’uso condiviso di rappresentazioni digitali di oggetti, creati per facilitare la progettazione, la costruzione e processi decisionali di base affidabili” cioè più semplicemente un procedimento ottimizzato alla progettazione (Modeling) fondato sulla condivisione e lo scambio di informazioni (Information), grazie al supporto di software e mezzi informatici, tra i vari attori che concorrono alla progettazione e alla realizzazione di un’opera edile (Building)

Dal momento in cui è stato introdotto però, il concetto di dimensione nel BIM, ha assunto un significato differente rispetto a quanto siamo abituati a immaginare: non si tratta solamente di un’identificazione spaziale pura e semplice, ma di una vera e propria raccolta di informazioni aggiuntive, oltrepassando dunque il classico concetto di modellazione geometrica.

 

Le 7 dimensioni del BIM

  • modellazione 3D, relativa alla modellazione geometrica
  • modellazione 4D, in cui si aggiunge la gestione temporale
  • modellazione 5D, che fornisce informazioni circa la gestione dei costi
  • modellazione 6D, relativa alla gestione;
  • modellazione 7D, per la valutazione della sostenibilità.

(In realtà è possibile identificare come dimensioni digitali anche la modellazione 1D, relativa all’organizzazione delle fasi, e la modellazione 2D, relativa alla loro pianificazione).

 

BIM 3D: la modellazione geometrica

Ad oggi sono numerosi i software a disposizione che permettono la realizzazione di un modello geometrico digitale in tre dimensioni, garantendo un elevato dettaglio grafico.

Il risultato ottenuto prima di tutto è estetico: la rappresentazione geometrica tridimensionale garantisce una visione chiara e pulita degli elementi modellati.

L’obiettivo è creare un modello digitale integrato dal quale è possibile condividere, estrarre e generare una serie di informazioni.

 

BIM 4D: il tempo

Con il BIM 4D, si introduce una nuova realtà, non tanto legato alla fase di modellazione e progettazione, ma più legata alla “gestione” e in particolar modo al fattore temporale.

Durante tutta la fase di progettazione edilizia da sempre le tempistiche hanno un ruolo fondamentale, e spesso sorgono problematiche o imprevisti come ad esempio:

  • Il canale comunicativo tra progettista ed imprese potrebbe non funzionare correttamente, portando alla perdita di informazioni   
  • Scarsa comunicazione tra chi dirige i lavori e chi fornisce i materiali o altri servizi
  • I materiali necessari non sono presenti nel cantiere oppure sono collocati nei luoghi sbagliati con conseguenti spostamenti inutili
  • L’effettivo stato di completezza della struttura

Purtroppo situazioni come queste sono spesso frequenti durante la fase di progettazione e nella fase di costruzione, comportando ritardi e spesso riprogrammazioni delle attività.

Diventa fondamentale dunque trovare un modo per poter ridurre, gestire e riorganizzare i tempi; in altri termini ottimizzare il lavoro il più possibile.

Il BIM 4D ha introdotto un metodo innovativo di gestione di un progetto. Infatti adesso è possibile scomporre in maniera analitica un progetto in parti elementari collegabili a quanto modellato con lo scopo di estrapolare, organizzare e visualizzare in maniera più semplice l’avanzamento dell’opera e operare in maniera precisa laddove sia necessario un intervento.

 

BIM 5D: quantità e costi.

Se con il BIM 4D si gestiva il tempo, in tutte le sue varianti al solo scopo di ottimizzare al meglio i lavori, con il BIM 5D si lavora su un altro aspetto del management che non deve essere trascurato: COSTI e QUANTITA’.

Con il termine QTO (quantity take offs), fatta durante la fase di pre-costruzione, si intende una misurazione dettagliata di materiali e manodopera necessari per completare un progetto di costruzione. Queste misurazioni vengono utilizzate per formattare un’offerta nell’ambito di costruzione. Gli stimatori (esperti del settore che grazie a molti nuovi programmi e metodi hanno sviluppato procedure per quantificare il loro lavoro) riesaminano disegni, specifiche e modelli per trovare queste quantità.

Risulta evidente l’obiettivo di questa dimensione: consentire lo sviluppo di costruzioni più efficienti, convenienti e sostenibili; è necessario perciò ottimizzare la gestione del dato informativo anche da un punto di vista economico trovando una soluzione ideale per l’intero ciclo di vita della costruzione.

 

BIM 6D: gestione totale

Il facility management per definizione è l’attività organizzativa che controlla tutte le attività che non riguardano il core business aziendale.

Nel dettaglio il BIM 6D consente di estrarre e tenere traccia dei dati relativi alle attività, lo stato dei componenti, le specifiche, i manuali di manutenzione / installazione / gestione, le garanzie ecc., nonché tutta una serie di informazioni utili a garantire un ciclo di vita della struttura il più ottimizzato possibile partendo dalla progettazione fino alla demolizione.

Questa dimensione rappresenta dunque lo strumento adatto per una attività di gestione e controllo totale di una struttura sotto diversi aspetti.

 

BIM 7D: Sviluppo sostenibile

Oggi forse come mai nella storia, il tema ambientale e di sviluppo sostenibile ha assunto un ruolo fondamentale in tutte le realtà aziendali e non solo.

La settima dimensione del BIM partendo dai tre punti nel quale il concetto di sostenibilità può essere scomposto:

  • ambientale: riproduzione e mantenimento delle risorse naturali,
  • economica: generazione di reddito e lavoro
  • sociale:  creazione di benessere per l’uomo.

mira a creare una situazione ideale in cui una serie di fattori come le risorse naturali,  gli investimenti, lo sviluppo tecnologico,  ecc, confluiscano verso un percorso che soddisfi in maniera bilanciata i bisogni odierni tanto quanto quelli futuri.

L’obiettivo finale è dunque individuare una metodologia, considerando appunto il continuo innovamento tecnologico da un punto di vista quantitativo e qualitativo, che permetta una programmazione sostenibile delle attività svolte per e nella struttura così da garantire una gestione sempre più semplice e più performante.